Site icon Michela Campanella

Manipolatore Perverso: chi è?

Chi è il manipolatore oggi?  Quando utilizziamo questo termine ci riferiamo al Manipolatore Perverso. Spesso in un rapporto di coppia, distrugge progressivamente il partner, senza provare rimorsi o sensi di colpa.

Dal latino il termine Perversus, significa Rovesciato e di solito si associa a cattiveria, crudeltà, devianza.

Il “Perverso” non ha bontà, empatia verso l’altro, possiede una personalità camaleontica , riveste più maschere per nascondere i suoi scopi reali.

Il Manipolatore è un Predatore! 

Si fa in quattro per sedurre la persona che ha di fronte e poi si diverte a distruggerla progressivamente. Dice “ti amo” ma maltratta il partner, è vacuo emotivamente  e porta gradualmente la relazione al collasso.

Sono individui bugiardi, ipocriti, spesso presuntuosi, con un’alta considerazione di loro stessi, non hanno la capacità di mettersi in discussione, sono egocentrici, anaffettivi e accompagnano queste caratteristiche  a un atteggiamento maligno, cattivo, perverso.

Di solito si tratta di persone che a loro volta  in passato hanno subito traumi , maltrattamenti e abusi sia fisici che psicologici.

Nel rapporto con l’altro utilizzano a loro vantaggio il senso di colpa, la menzogna e la vittimizzazione.

Come capire se stai vivendo una relazione manipolatoria?

 

Quali sono le strategie per difendersi dai manipolatori perversi?

Solitamente i manipolatori affettivi sono persone che scelgono accuratamente le loro “vittime”.  Prediligono persone fragili , bisognose d’affetto e con bassa autostima.

Chi cade nel tranello dei manipolatori ha la tendenza a credere che con il tempo, questa persona cambierà e modificherà il suo comportamento. Questo nella maggioranza dei casi è impossibile, perché sono individui gravemente danneggiati che difficilmente saranno portate a chiedere e ad accettare aiuto.

Di conseguenza, ecco cosa fare:

 

“Non si sceglie di avere una persona accanto per peggiorare la propria vita, ma per migliorarla.
E se l’amore non porta a questo o non è amore o è un amore malato.”
(Osho)

 

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