Negli ultimi casi di cronaca è ritornato alla ribalta un fenomeno che in questi anni sta mietendo vittime: il Cyberbullismo.
Il bullismo nel corso degli ultimi anni ha un nuovo volto, più tecnologico e al tempo stesso invasivo, il Cyberbullismo.
I Nativi Digitali cresciuti utilizzando internet e telefoni cellulari trovano normale relazionarsi attraverso monitor e tastiera.
Se da una parte questo ha permesso di creare rapporti e socializzare, dall’altra è diventato un mezzo per prevaricare e sopraffare i coetanei.
Le ricerche indicano che
- oltre il 90% degli adolescenti in Italia sono utenti di internet
- il 98% di questi dichiara di avere un profilo su uno dei social network più conosciuti e usati (Facebook, Twitter)
- il 52% dei giovani utenti di internet si connette almeno una volta al giorno, inoltre, l’utilizzo degli smartphone consente una connettività praticamente illimitata.
COSA E’ IL CYBERBULLISMO
Secondo alcuni autori il cyberbullismo è : “un atto aggressivo, intenzionale, condotto da un individuo o un gruppo di individui usando varie forme di contatto elettronico, ripetuto nel tempo contro una vittima”
Il cyberbullismo coinvolge soprattutto bambini e adolescenti ma ultimamente avviene anche a danno di adulti .
Il cyberbullo può nascondersi dietro uno schermo, umiliare la vittima e divulgare materiale offensivo ad un vasto pubblico e in modo anonimo, senza la paura di essere scoperto e punito.
I contenuti messi in rete, sotto forma di immagini, video, frasi offensive possono essere difficili da rimuovere completamente.
I bulli, attraverso la tecnologia, possono sferrare i loro attacchi 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Chi subisce cyberbullismo con il tempo può sviluppare depressione, ansia, frustrazione, problemi a scuola ed in famiglia e nei casi più gravi mettere in atto condotte suicidiarie.
COSA POSSONO FARE I GENITORI
La difficoltà che possono riscontrare i genitori è quella di cogliere tempestivamente i primi segnali di malessere nei ragazzi, di conseguenza è bene mettere in atto alcuni accorgimenti:
- Cercare di imparare il linguaggio dei ragazzi, soprattutto quello informatico. In questo caso i figli potrebbero apprezzare il loro ruolo di “esperti” ed “insegnanti” e ciò potrebbe rafforzare la fiducia e la complicità con i genitori.
- Fissare delle regole da rispettare. Limitando a orari precisi il collegamento ad internet e supervisionando i siti e le attività on line dei figli.
- Essere aperti al dialogo
- Spiegare il comportamento da tenere on line. Spesso i ragazzi non si rendono conto che i contenuti messi in rete resteranno per sempre ed in qualche modo intaccheranno la loro reputazione
COSA POSSONO FARE I RAGAZZI
Allo stesso tempo anche i ragazzi possono difendersi efficacemente qualora diventassero vittime dei cyberbulli:
- Non rispondete alle offese
- Tenete traccia di ciò che risulta offensivo per un eventuale denuncia alla polizia postale
- Cambiate numero di cellulare, password, e-mail, account e username
- Bloccate e filtrate le chiamate, gli sms, e le mail provenienti dai cyberbulli
- Chiedete aiuto a un adulto di cui vi fidate.
Le nuove tecnologie possono essere delle grandi risorse se utilizzate nel modo corretto, ma possono diventare anche trappole pericolose, di conseguenza è importante conoscere il modo per proteggersi e proteggere chi amiamo.