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Sempre più spesso si tende a dimenticare di come la mente ed il corpo funzionino, influenzandosi a vicenda.

Di conseguenza, in presenza di stress, quando si ha un problema fisico si tende ad andare dal medico, non tenendo in considerazione la nostra mente e di conseguenza, agendo su di essa.

Di fronte a segnali stressanti, l’uomo ha due possibilità di risposta: o combatte, o fugge.

In entrambi i casi il nostro corpo ci parla, ma il più delle volte non viene compreso o viene mal interpretato.

Spesso si ha l’idea errata che un corpo per stare bene deve essere silenzioso, non deve produrre sensazioni e così al primo segnale “anomalo” ci spaventiamo e temiamo di essere malati.

Per fronteggiare situazioni stressanti il nostro corpo può attivare due meccanismi: uno istantaneo, mediato dal sistema nervoso autonomo (SNA), l’altro a lungo termine costituito dalla risposta ormonale allo stress, gestito dal sistema nervoso parasimpatico.

Senza entrare in dettagli tecnici, possiamo dire che sia nell’attivazione immediata che in quella a lungo termine, il corpo produce dei cambiamenti fisiologici, (frequenza cardiaca che aumenta, pupille dilatate, digestione bloccata, rilascio analgesici endogeni, rilascio di cortisolo, ecc) cambiamenti che spesso dalle persone vengono percepiti come….ANSIA.

Di conseguenza i sintomi dell’eccitazione sia fisica che mentale, data dallo stress, sono avvertiti con tensione continua, fastidi, dolori a carico di vari livelli corporei.

Analizziamo i sistemi corporei coinvolti:

  • Sensazioni Cardiovascolari: la prima cosa che si avverte quando siamo emozionati e affaticati è la tachicardia. L’attività cardiocircolatoria, diventa più intensa, perché il cuore, in caso di stress, deve portare velocemente nutrienti ai muscoli e noi avvertiamo più nettamente il lavorio del cuore. Ed ecco che aritmie, caldo, freddo, brividi, sono i primi segnali. Il pensiero che ci scatta: “ho un principio d’infarto o è ansia?”
  • Sensazioni Respiratorie: Il SNA intensifica la respirazione, l’ossigeno prodotto in più che si trova nel sangue non viene rilasciato ai muscoli, perché non stiamo né fuggendo, né combattendo, di conseguenza ciò che percepiamo è il senso di affanno, la testa “vuota”, pressione al petto. “Sto morendo soffocato o è ansia?”
  • Sensazioni Intestinali: la connessione mente-intestino è ampiamente conosciuta ma forse non sempre viene ricordata. In risposta a stimoli emotivi, pensieri stressanti, l’intestino viene attivato, bloccato, la digestione può rimanere incompleta, si avverte bisogno di evacuare, c’è il nodo allo stomaco, gonfiore, nausea. Il nostro pensiero: “tumore all’intestino o ansia?”
  • Sensazioni Muscolari: la tensione mentale ha il primo terminale nella muscolatura e nelle articolazioni. L’irrigidimento muscolare da ansia e stress provoca cambiamenti posturali, giramenti di testa, capogiri, dolori articolari, mal di testa…”è un principio di sclerosi multipla o è ansia?”
  • Sensazioni Neurologiche: problemi di memoria, di concentrazione, difficoltà a pensare, sensazione di irrealtà, percezione di distacco da se stessi, sono sintomi comuni dati dallo stress….”stiamo impazzendo o è ansia?”

 

Come si è visto lo stress, l’emozioni negative, i pensieri pessimisti incidono sul nostro corpo che ci rimanda dei segnali, i quali il più delle volte ci creano ansia, in un circolo vizioso e auto-perpetuante.

Iniziare a essere consapevoli di questi meccanismi è il primo passo verso la gestione dello stress.

 

Alcune persone sono così abituate a vivere lo stress che non ricordano come era la vita senza di esso.
(Andrew Bernstein)